
SAVE THE DATE – 1,2,3 GIUGNO 2018 Pitanu Morette, 150 anni dalla nascita.
Sono in programmazione le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Pitanu Morette, grande poeta sardo, nato aTresnuraghes il 03 Giugno 1868.
Il Comune di Tresnuraghes e il Museo Casa Deriu in collaborazione con la Scuola Media e le associazioni locali, stanno predisponendo il calendario degli appuntamenti.
Fra gli eventi in programma: un incontro di studi, concerti letterari e serate dedicate alla poesia.
Sebastiano Moretti, l’uomo ed il poeta
Nato a Tresnuraghes il 3 giugno 1868 dal mugnaio Antonio Moretti e Marchesa Cadoni, morì a Tresnuraghes il 24 aprile 1932.
Sebastiano Moretti ricevette la sua prima formazione poetica e culturale nel seminario di Bosa che frequentò per alcuni anni. La sua ricerca lessicale, sonora, di forme poetiche innovative, sempre più elaborate e complesse raggiunge limiti di funambolismo esasperato.
Il nome di Sebastiano Moretti è legato a quelle composizioni “a retrogada” che danno vita allo scintillìo di un gioco complicatissimo e affascinante (i cosidetti “trintases”) che Pittanu perfezionò e complicò fino all’inverosimile in una ricerca di funambolismo formale che non riusciva ad appagarlo.
Negli anni Venti mise a punto alcuni importanti “modellos” per “sa moda” «in cui ogni possibile ordine sintattico normale è se non distrutto, sospeso per lasciare il posto ad una scomposizione radicale della lingua-sintassi, sospinta ai bordi dell’allucinazione inconscia».
Fino agli ultimi anni della sua vita, il poeta tresnuraghese sfiderà, con tenzoni poetico-epistolari, i poeti contemporanei invitandoli a partecipare a questo gioco linguistico. Li sfidava con proposte ardite e sempre più complesse, dai trintases a semplice retroga a fiore, fino al trintasette retrogadu e tent’a maglia. Pubblicherà alcune di queste lettere poetiche nel volumetto Su Parnasu sardu.
Ferocemente anticlericale al punto da essere accusato di ateismo, prediligeva, nelle gare, i ruoli più dissacratori e anticonformistici.
A causa di screzi politici e personali con l’allora Sindaco di Tresnuraghes, Ferdinando Zedda, fu costretto ad emigrare nel 1898. Lo troviamo tra il 1899 ed il 1900 nell’Iglesiente, minatore nella miniera di S.Giovanni.
Iglesias, il 12 settembre 1901, sposò Mariantonia Sanna con la quale ebbe un figlio ma non un’unione felice. Si separarono e fu forse proprio quest’esperienza negativa a dettargli le ottave velenose di un poemetto intriso di misoginia: Astuzia e ingannos de sa femina delittuosa.
L’esperienza operaia nelle miniere lo portò ad aderire alla battaglia socialista di Giuseppe Cavallera già dai primi anni del Novecento. In occasione di una campagna elettorale (forse quella del 1904), compose un poemetto in 46 ottave: Su gridu de su minadore in cui, sintetizzando il programma del socialismo riformista di Cavallera, invitava gli operai ad aderire alla Lega.
Il poeta tresnuraghese parteciperà ancora attivamente alla vita politica isolana e, attribuendo alla poesia una funzione di promozione culturale e politica, inviterà i suoi colleghi a non impegnarsi esclusivamente per i premi delle gare.
Nel 1920 subirà anch’egli il fascino del movimento sardista sviluppato intorno ai reduci della Brigata Sassari. Nel marzo di quell’anno pubblicherà ad Iglesias un poemetto di 97 ottave dedicato appunto “a onore e gloria imperitura de sos eroes sardos, ruttos valorosamente in su campu de battaglia”. Il poemetto intitolato Su valore de sos sardos in gherra,dopo un’introduzione in cui ripercorre velocemente la storia della poesia sarda, da Araola e Madau a Paolo Mossa e Sebastiano Satta, racconta nella prima parte le imprese guerriere dei sardi da Amsicora fino all’avvento dei Savoia. La seconda parte del poemetto, intitolato Una regina sarda gherriera, esprime la glorificazione mitica di Eleonora d’Arborea. Non sappiamo se abbia concluso l’opera che doveva, secondo il progetto iniziale, affrontare la storia contemporanea fino “a s’attuale vittoria 1918”.
Rientrato a Tresnuraghes, Sebastiano Moretti, in occasione della festa di S. Antonio di Padova, al quale si dedicava quell’anno l’antica chiesa di S. Maria di Itria (poi di Loreto), ristrutturata e riconsacrata, si riconciliò con i suoi concittadini in una memorabile gara poetica che lo vide insieme a Cubeddu,Testoni, e Farina. Al termine delle consuete schermaglie, Moretti offrì al comitato e ai compaesani “unu modellu nou”, una delle sue funamboliche creazioni applicata questa volta alla rievocazione della vita del santo e all’invocazione della sua intercessione. Il 26 agosto 1922 nasce dunque, dalla penna del poeta tresnuraghese, la prima moda cantata in una gara poetica.
Il poeta trascorse il resto della vita a Tresnuraghes, spostandosi di frequente per tutta l’isola, richiestissimo nelle gare, ammirato maestro dei giovani improvvisatori che lo ricorderanno con devozione e affetto.
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